La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta di presentarvi e raccontarvi dell’ultimo libro di Gianni Maritati dal titolo “Piccoli mondi di carta” (Masciulli Edizioni). Un saggio ricco di idee, suggerimenti, proposte culturali e intellettuali utili a una ripresa “fuori dal gregge” e colma di colore. E non perdete l’Incontro con l’Autore!
La trama
Piccoli mondi di carta, come suggerisce lo stesso titolo, racconta di un vero e proprio universo di possibilità utili a migliorare il mondo: il nostro mondo, interiore ed esteriore. Gianni Maritati, così, ci suggerisce una moltitudine di “proposte indecenti” ovvero di idee, di opportunità e di spunti per mettere in atto e concretizzare questo duplice percorso di miglioramento. L’Autore prestando particolare attenzione alla “parte per il tutto” e alle piccole azioni che portano a grandi mutamenti dona al Lettore molteplici possibilità e suggerimenti per vivere e viversi meglio nel nostro tempo… in particolar modo in questo difficile momento di ripresa e di recupero della nostra “normalità” e quotidianità correndo anche il rischio di sentirsi “fuori dal gregge”. L’Autore, infatti, nel testo non perde occasione di sottolineare la bellezza e la potenza educativa della lettura, della poesia, del cinema (soprattutto d’animazione), della fede religiosa ma anche piccoli escamotage per star meglio con se stessi (e, quindi con gli altri) e per farsi degli inaspettati e piacevoli regali. Ad esempio, avete mai pensato di festeggiare il semicompleanno? Questa è solo una delle bellissime e argute “proposte indecenti” che Gianni Maritati ha pensato e raccontato in questa sua ultima opera per donare e donarci un mondo migliore e una vita più colorata. Non perdete l’occasione di scoprire questi magici e interessanti Piccoli mondi di carta… perché tutto è veramente possibile.
Sul libro
Nel giugno 2020 la Masciulli Edizioni pubblica nella Collana 98euro l’ultima fatica letteraria del giornalista e scrittore Gianni Maritati dal titolo Piccoli mondi di carta. Il saggio, impreziosito dalla prefazione della poetessa Silvia Elena Di Donato (e di una prefazione bis a cura dell’Autore), è una nuova edizione – rivista e aggiornata – del precedente La teoria del quarto nonno. E altre idee per un millennio migliore che la stessa Masciulli Edizioni ha pubblicato nel 2018. Il testo, inoltre, è suddiviso in sei parti: Proposte indecenti, Leggere che passione, Poesia la vita, Ostia e Roma, doppio amore, Un mondo a colori, Azioni e prefazioni (un viaggio che continua). Come si può ben capire, ciascuna di queste parti è dedicata all’importanza della cultura, dei libri e della lettura, della poesia, del cinema, del paesaggio circostante, della resilienza, della propria forza interiore e anche alla condivisione di alcune prefazioni che lo stesso Gianni Maritati ha curato per libri e sillogi di altri Autori. Piccoli mondi di carta, così, diviene una sorta di compendio, di piccolo libro delle risposte in cui sono raccolte tante, tantissime idee e suggerimenti per migliorare la nostra quotidianità emotiva e intellettuale. In particolar modo, molto interessanti sono le “proposte indecenti” attraverso le quali l’Autore fa notare al Lettore quanto può essere semplice trovare la bellezza, l’energia e l’entusiasmo a chilometro zero, potremmo dire… ovvero partendo da se stessi, dalla propria cura intellettuale e morale che nulla ci impedisce di condividere e, così, diffonderla.
Un vero toccasana per il momento storico che tutti noi stiamo vivendo. Ed è soprattutto da questo aspetto che nasce Piccoli mondi di carta: dalla volontà e dal bisogno di una rinascita da accompagnare a questa ripresa post lockdown che coinvolge tutti. Nella prefazione bis Gianni Maritati afferma che Piccoli mondi di cartà è
Un libro fatto di tanti articoli, interventi e prefazioni, ma tutti con un solo filo conduttore: allontanarsi dal “gregge”, rompere gli schemi, immaginare un nuovo futuro. Possiamo dire che avete fra le mani – come già ricordavo nella scorsa edizione – una App di carta. Sta a ciascuno di voi farla “funzionare” a dovere, calandola nel nostro vissuto.
Possiamo dire con certezza che il saggio è un concentrato di voglia di vivere e di vita. In esso l’Autore racchiude e racconta non solo delle molteplici possibilità di benessere che possiamo avere veramente a portata di mano ma anche le sue grandi passioni. Tra queste non possiamo non citare quella per il fantastico mondo targato Walt Disney di cui ha già raccontato nel suo piacevolissimo ed entusiasta Emozioni su Topolino. Il mondo Disney e i suoi valori: da Biancaneve al Gobbo di Notre-Dame (e da Hercules a Oceania) edito da A.P.L. (2017) contenete una lettera indirizzata a Papa Giovanni Paolo II in cui viene richiesta la beatificazione di Topolino!
Così, con la sua scrittura elegante, raffinata, garbata ed estremamente diretta ed essenziale, Gianni Maritati regala ai Lettori un vero scrigno del tesoro fatto di parole e idee che possono essere lette, rilette, pensate, riviste, argomentate, ampliate, condivise… E, forse, mai come in questo momento si aveva bisogno di un libro che riportasse l’attenzione al “piccolo mondo”, al “piccolo (grande) mondo” di ognuno di noi. E tutti, giovani e adulti, possono trovare il proprio spazio nel testo di Gianni Maritati il quale è impegnato in prima persona (non dimentichiamo che è anche Presidente dell’Associazione Culturale “Clemente Riva”) nella costruzione e nel consolidamento di una comunità unita negli intenti, negli interessi, nel desiderio di confrontarsi e di crescere insieme.
Tutto questo è ben contenuto in Piccoli mondi di carta. Un invito a uscire fuori dal coro, a sentire e cercare sane emozioni. Come si può. Come si sa. Con coscienza, passione, ironia, sorrisi e tanta voglia di fare. Prendendo in prestito la celeberrima frase pronunciata da Neil Armstrong il 21 luglio 1969 appena messo piede sulla Luna potremmo dire che… Ogni nostra azione, anche quella che può sembrare la più insignificante se fatta con criterio, passione, volontà e reale voglia di fare e di cambiare è veramente Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità.
Perché tutti ne siamo, in un modo o nell’altro, coinvolti e legati. Ed è proprio questo buonissimo e dolce sapore di possibile e realizzabile che ci lascia la lettura Piccoli mondi di carta. Perché, se non tutto, molto di tutto questo può essere cambiato e avere nuova vita. La stessa per cui lottiamo e sorridiamo, combattiamo e difendiamo ogni giorno.
Incontro con l’Autore
Come avviene il suo incontro con la scrittura e con il giornalismo?
Da ragazzo mi sono ispirato a Walter Tobagi e al Pasolini giornalista. Poi, durante l’Università di Lettere, ho frequentato una scuola privata di Giornalismo – biennale – e lì ho avuto maestri eccellenti. Il mio mito professionale è sempre stato Indro Montanelli. Devo a queste persone, e alla mia professoressa di Italiano durante il Liceo, l’amore per la scrittura e il giornalismo: sono piccoli cadaveri neri, le parole, ma possono far vivere e racchiudere una storia, il mondo, il futuro.
Quali Autori hanno formato il suo essere “lettore” e “scrittore”?
Uno, soprattutto: Alessandro Manzoni, l’autore più letto ma meno capito della letteratura italiana. E poi tanti altri, classici e contemporanei, da Omero a Mario Pomilio, da Torquato Tasso a Grazia Deledda ed Andrea Camilleri. Senza dimenticare gli stranieri: da Shakespeare a Zafon, da Dickens a Pennac.
Come nasce il progetto editoriale del suo ultimo libro Piccoli mondi di carta?
Dalla necessità di fare ordine dentro me stesso, riunendo per grandi filoni i miei tanti scritti sparsi: prefazioni, articoli, interventi polemici, proposte, per finire con il mio primo scritto creativo, una favola dal titolo L’oro di Gesù. Questi filoni riguardano soprattutto l’amore per la cultura e per la poesia, la difesa del nostro patrimonio artistico, il cinema d’animazione e i suoi valori.
Piccoli mondi di carta è una sorta di guida alla ripresa post lockdown colma di consigli, suggerimenti per far star bene l’animo e la mente. Quanto le è stato di aiuto, in questo momento tanto difficile per tutti noi, lavorare al suo libro? E quale messaggio desidera che arrivi ai suoi lettori?
Lavorare a questo libro è stato un atto terapeutico, liberante. Vorrei che arrivasse al lettore l’idea che si possono sempre superare i propri limiti, specie quelli mentali; che si deve essere sempre curiosi, sinceri e altruisti.
Lei è anche presidente dell’Associazione culturale Clemente Riva e direttore della Festa del libro e della lettura di Ostia: vuole parlarci di queste realtà culturali e del loro impegno sul territorio e non solo?
Esistiamo e portiamo avanti il nostro impegno dal 2010. Sulle orme del vescovo rosminiano Clemente Riva, luminosa figura del dialogo ecumenico e interreligioso, morto nel 1999, cerchiamo di promuovere a livello locale la libera circolazione dei libri e delle idee, arrivando anche ad ospitare mostre d’arte e fotografiche, anteprime cinematografiche e rappresentazioni teatrali. Sempre in un clima di amicizia e di collaborazione.
Quali saranno le prossime attività della sua Associazione Culturale Clemente Riva e gli appuntamenti della Festa del libro e della lettura di Ostia?
Durante questi lunghi e difficili mesi abbiamo trasferito in Rete le nostre attività (fra cui alcuni Concorsi nazionali). Adesso contiamo di tornare – all’aperto, in presenza e in sicurezza – il 27 e 28 agosto: due giorni di letture, incontri, dialoghi e presentazioni.
Gianni Maritati è giornalista, scrittore, “operatore culturale”: in quale, tra questi ruoli, sente di appartenere di più? E perché?
Credo in quello di operatore culturale. Non perché sia più speciale o prestigioso ma solo perché oggi ce n’è bisogno molto di più rispetto al passato. È un ruolo di servizio alla comunità, umile, costante ma necessario più che mai.
Non posso non chiederle della sua più grande passione: i film d’animazione firmati Disney! Come è nata?
Da bambino, quando i miei genitori mi portarono a vedere Lilli e il Vagabondo al cinema, ma seduto in galleria, non in platea. Dettaglio importantissimo: i miei occhi erano ad altezza canina. Da allora ho potuto intuire (e poi conoscere) quanto fosse sublime, emozionante e coinvolgente il linguaggio dell’animazione.
Nel suo libro Emozioni su Topolino – una vera dichiarazione d’amore alla fantasia e al mondo Disney – appare una lettera aperta indirizzata a Papa Giovanni Paolo II chiedendo la beatificazione di Topolino. Come ha avuto questa sua idea?
Riflettendo sul fatto che il Magistero della Chiesa si occupa poco dei fumetti e dell’animazione, citandoli solo fra i mezzi di comunicazione sociale. L’immaginazione colorata merita più attenzione in generale, non solo da parte della Chiesa ufficiale, e quindi la ‘beatificazione’ del suo personaggio-simbolo, Topolino, mi sembrava coerente e fortemente simbolico rispetto a questo accostamento fra i valori umani e cristiani e il mondo della fantasia, che spesso parla di ideali senza tempo.
Leggendo i suoi libri, i suoi articoli e vedendo l’impegno concreto che dedica alle attività culturali, i suoi principi e i suoi valori si mostrano ben saldi e pronti ad accogliere chiunque voglia avvicinarli e scoprirli. Così, quanto sono importanti – oggi – la fantasia, la lettura, la cultura?
Sono risorse necessarie per la ripartenza post-Covid. Stavamo inseguendo un modello sociale troppo ispirato al successo e al guadagno, allo sfruttamento dell’ambiente e al saccheggiamento delle speranze dei giovani: dobbiamo fermarci a riflettere e immaginare un altro modello di società, rispettosa dei diritti umani e della natura.
Quali consigli sente di poter dare a un giovane lettore che desidera impegnarsi anche nel sociale dando il suo personale contributo alla comunità?
Quello di capire bene i propri talenti e le proprie inclinazioni: è lì che si può dare un contributo davvero efficace e qualificato.
Se posso, vorrei chiederle: in tutte le sue attività quanto è importante e di supporto la sua Fede?
La Chiesa per me è come un autogrill dello spirito: tutto nasce dalla preghiera e dalla fiducia in Dio.
Quali saranno i suoi prossimi impegni culturali ed editoriali?
Un secondo saggio dedicato a quei poeti e scrittori che mi piace chiamare ‘Cristiani contro’: grandi dissidenti che però, fuori dalle regole e dai preconcetti, hanno trasformato in esperienza letteraria la propria posizione verso la Chiesa e la fede, anche in modo sorprendente. E poi spero di poter organizzare tante altre Feste del libro di Ostia con i soci della Clemente Riva. Sogno nel cassetto: far nascere un Centro di educazione all’immagine che ho chiamato OstiAnimazione. Per ora è solo una Pagina Facebook, ma spero che un giorno possa diventare realtà.
Un’ultima domanda prima di salutarci. Forse, tra le più difficili: quali sono il film e il personaggio Disney che ha nel cuore?
Bambi. Il film e il protagonista. La favola perfetta – non a caso di ispirazione letteraria – per raccontare la bellezza e le difficoltà della crescita.