Letto per voi… “Nonostante i segreti del tempo” di Josina Fatuzzo

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi Nonostante i segreti del tempo di Josina Fatuzzo (Tipheret). Due donne, lontane nel tempo e nello spazio, si (ri)conoscono tra passato e presente. E non perdete l’Incontro con l’Autrice!

La trama

Josina Fatuzzo, “Nonostante i segreti del tempo” (Tipheret, 2024)

Sicilia. Maria Francesca, docente universitaria di storia contemporanea – assieme a sua sorella Lydia –  eredita La Carrubiera, una villa ormai disabitata appartenuta a Viola, una sua antenata. Attraverso il ritrovamento di un diario, però, tra la professoressa e la parente defunta, però, viene a instaurarsi un rapporto che va oltre il tempo e lo spazio. Pagina dopo pagina, Maria Francesca scopre incredibili somiglianze tra la sua vita e quella della donna scomparsa e impara a conoscere meglio se stessa in un momento assai delicato della sua esistenza. Rimasta vedova, infatti, scopre che suo marito da tempo aveva una relazione con un’altra donna abbandonandosi, così, allo sconforto più totale. Così, la storia di Viola maltrattata e oppressa dal marito eppure capace di rinunciare al vero amore della sua vita senza mai perdere il suo decoro, la dignità e la sua fierezza. Sarà attraverso il coraggio e la forza di questa donna del passato che Maria Francesca troverà la forza e la spinta necessarie per (ri)prendere in mano la propria vita e per compiere scelte che (s)travolgeranno il suo modus vivendi e la sua esistenza.

Sul libro

Tipheret

È il settembre 2024 quando Tipheret pubblica nella collana “Malkhut” Nonostante i segreti del tempo, l’ultimo romanzo della scrittrice romana (e siciliana di adozione) Josina Fatuzzo.

Un viaggio nel tempo e nello spazio tra la Seconda guerra Mondiale, il 1995 e il 2019. E nel mezzo, due vite, due donne tra loro molto più simili e vicine di quanto si possa immaginare. Viola e Maria Francesca, due volti di donna che uniti riescono a creare una sorta di universalità dell’essenza e del destino femminili: sacrificio, rinuncia, unione, amore, matrimonio, tradimento, abnegazione, fierezza, dignità, coraggio, solidità, timore, riservatezza… Queste donne – ognuna nella propria esistenza – sono tutto questo e anche molto di più. Viola e Maria Francesca sono figlie del proprio tempo e madri naturali di ciò che sarà, dell’avvenire loro e delle donne che verranno. Alunne e consigliere delle proprie esperienze. Fonti ed esempi inestimabili di coraggio, virtù e determinazione.

Josina Fatuzzo, “Nonostante i segreti del tempo” (Tipheret, 2024)

Questo sono e rappresentano le donne create dalla mente e dalla penna di Josina Fatuzzo. Donne naturali, semplici pur nel loro essere borghesi e colpite dalle conseguenza della guerra e dai colpi della vita. Nulla viene loro risparmiato né esse stesse tentano in qualche odo di sottrarsi al proprio destino e a ciò che può o potrebbe riservare loro.

Josina Fatuzzo è stata assai brava nel costruire il suo romanzo attraverso i flashback rappresentati dalle pagine del diario di Viola che, con equilibrio e armonia, vanno perfettamente a inserirsi nella narrazione. È come se in questo romanzo ci fosse un continuo alternarsi di dissolvenze incrociate e campi/controcampi instaurando un dialogo continuo tra le due protagoniste e tra il loro tempo. In  tal modo l’Autrice ha ottenuto una narrazione svelta, armoniosa, ritmata, ben scandita nel tempo e nello spazio, pulita privandola sapientemente di inutili orpelli e ghirigori stilistici.

Nonostante i segreti del tempo è un canto d’amore alle donne, per le donne. È un inno alla forza delle donne che, pur con tutte le debolezze, le paure, le ritrosie e la riflessione che possono loro appartenere, trovano sempre e comunque la forza e il coraggio non solo di andare avanti ma anche di cambiare. Ecco, il coraggio è la parola chiave di questo romanzo. Un coraggio che le donne hanno seminato nella Storia e che noi, donne del nostro oggi, possiamo e dobbiamo onorare come l’insegnamento più grande che sia dato l’onore e l’onere di custodire e di perpetrare.

Incontro con l’Autrice

La scrittrice Josina Fatuzzo (Per gentile concessione di Josina Fatuzzo)

Come è avvenuto il suo incontro con la scrittura?

Per il fortunato caso di essere vissuta in una famiglia che amava i libri e la cultura e frequentava scrittori e letterati. Infatti, da ragazza, durante il liceo, già abbozzavo novelle e romanzetti, sognando di diventare scrittrice.

L’amore per la sua Sicilia quanto ha influenzato l’ideazione e la stesura di Nonostante i segreti del tempo?

Io amo la Sicilia e sono orgogliosa delle sue tradizioni culturali e delle sue bellezze. Ma l’ideazione di questo mio ultimo romanzo, e anche dei precedenti, “La Mastrarua”, “Sinfonia per una donna sola”, “Cavalleria e bocca di forno”, “A gloria dell’alter ego”, nasce dalla mia convinzione che bisogna scrivere di ciò che si conosce e ci è familiare.

Da chi e da che cosa ha tratto ispirazione per la creazione dei suoi personaggi?

Josina Fatuzzo, “Nonostante i segreti del tempo” (Tipheret, 2024)

Dagli affascinanti racconti delle mie zie (due femministe ante litteram) che durante la mia adolescenza mi raccontavano spesso la storia di una loro cugina, vissuta nel Ventennio, la quale aveva lottato strenuamente per affermarsi come pianista e compositrice, mentre la morale del tempo, la sua famiglia, la società patriarcale di allora, il Regime, le imponevano di assumere i soli ruoli allora consentiti ad una donna: quelli di vigile custode del focolare domestico, di moglie ubbidiente e di madre prolifica, attenta e premurosa. E ancora, oltre alla mia vis immaginativa e alla mia fantasia, ad imbastire tutta la trama del mio romanzo hanno contribuito sempre le mie zie coni loro racconti sulle peripezie affrontate durante la guerra. Quando, dopo lo sbarco degli Alleati a Siracusa, avevano dovuto cedere parte del parco della loro villa alle truppe di stanza nel territorio aretuseo. Sottolineando anche, con un certo orgoglio, di avere saputo tenere a bada, sia gli ufficiali del Comando Alleato, sia quelli allocati a pochi metri della loro abitazione. Anche se tra questi si erano potute avvalere della cordialità e dell’amicizia di un gentile capitano inglese, il quale era diventato poi quasi un amico.

Josina Fatuzzo, “Nonostante i segreti del tempo” (Tipheret, 2024)

Qual è stato il momento di lavorazione o di stesura del testo più complesso da realizzare?

Quello della revisione grammaticale e formale di tutta l’opera. E l’altro in cui ho cercato di dare una concreta unità alla storia delle due protagoniste del romanzo, pur non omettendo di sottolineare le necessarie diversità dovute alle specifiche circostanze e alle peculiarità temporali.

Nonostante i segreti del tempo è la storia di due donne lontane nel tempo e nello “spazio” e della (ri)conquista di sé. Questo romanzo è particolarmente importante in questo preciso momento storico. Ma le donne, secondo lei, sono realmente consapevoli della forza che – per Natura – hanno dentro sé stesse?

La riconquista di sé, attraverso la profonda e continua conoscenza del proprio ego è un percorso prettamente socratico, che io non trascuro mai di fare intraprendere ai miei personaggi, soprattutto a quelli femminili, in quanto è ciò che ho fatto e faccio sempre con me stessa. Poi, se tutte le donne siano realmente consapevoli dell’importanza di questo percorso e della forza che possiedono per natura dentro sé stesse, non sono sicura di saperlo. Tuttavia, sono certa che buona parte, anche nei tempi passati, ne aveva avuto consapevolezza e che oggi, sempre in maggior numero, lo dimostra senza reticenza né paura.

La scrittrice Josina Fatuzzo (Per gentile concessione di Josina Fatuzzo)

Quale vuole essere il messaggio del suo romanzo?

Principalmente di amare la libertà. Poi, di non venire mai a patti con la propria coscienza per rispettare sé stessi e il prossimo. Infine, di godere della bellezza della natura, dell’arte e delle opere dell’ingegno. Ma anche delle piccole cose, come l’ascolto di un brano musicale e del fruscio del vento tra le foglie.

Lei ha scritto anche testi per il teatro. Tra il linguaggio e lo stile teatrale e quelli propri della narrativa quale preferisce? E perché?

Secondo quanto hanno detto di me Andrea Bisicchia (già Professore di Metodologia e Critica dello Spettacolo presso l’Università di Parma)  e Salvatore Scalia (ex Direttore della Pagina culturale de “La Sicilia”) oggi autore della “Marsilio”, dovrei affermare con grande sicurezza di previlegiare la drammaturgia. Tuttavia, pur ammettendo di piacermi molto lo stile e il linguaggio teatrale, così libero e immediato, non posso non affermare con la medesima sincerità di sentirmi altrettanto soddisfatta e a mio agio nel mondo della narrativa, anche se impiego più tempo e fatica a creare i miei personaggi e a dare loro voce e movenze consone a un mondo più paludato e complesso.

C’è ancora qualcosa che vorrebbe “dire” alle protagoniste del suo romanzo? 

Josina Fatuzzo, “Nonostante i segreti del tempo” (Tipheret, 2024)

No! Ci siamo già congedate definitivamente, anche se le penso spesso e sono orgogliosa di loro.

Quali sono gli Autori e le Opere che hanno formato il suo essere lettrice e scrittrice?

Per primi, senz’altro, tutti i classici greci e latini, da Omero ai tragici, da Virgilio a Catullo e Orazio, solo per citarne alcuni. E poi i miei amati romanzieri europei dell’Ottocento e del Novecento, come Balzac, Maupassant, Čechov, Mann o Jane Austen, insieme ai grandi scrittori americani come Fitzgerald e Heminghway o, tra i più recenti Paul Auster.

Tra le sue attività culturali vi è la promozione del Premio “Processo all’Autore”. Può raccontarci di più di tale progetto?

L’idea di creare un premio letterario diverso dai soliti e di dare vita a un vero e proprio “processo” all’autore è nata, durante una serata tra amici, dalla brillante mente di Salvatore Scalia, che insieme a me, a Enzo Sciacca, filosofo e indimenticato Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania, a Manuel Gilberti, architetto, scenografo e sceneggiatore di fama, al regista Aldo Formosa e a Vittorio Ciccocioppo e Edoardo Siravo, acclamati attori e presenza costante delle rappresentazioni classiche siracusane, ha dato vita, con l’entusiasmo e il sostegno economico di mio marito Carmelo Pappalardo, medico e filantropo catanese, a un nuovo modo di intendere e svecchiare i classici premi letterari, che oggi è ormai divenuto di moda ed è stato ripreso in molte piazze italiane. Molti, infatti, sono stati i consensi sin da principio, e molti i premiati di fama, tra cui mi piace ricordare Dacia Maraini, Vincenzo Consolo, Orazio Costa e Gianni Amelio.

Josina Fatuzzo, “Nonostante i segreti del tempo” (Tipheret, 2024)

Quali sono i suoi prossimi impegni e progetti editoriali?

Ho iniziato un altro romanzo dal titolo “Di salotto in salotto – Viaggio nella memoria, con  storie e racconti”. Inoltre, ho già delle bozze da sviluppare e ho in cantiere anche una nuova commedia teatrale, a cui per adesso ho dato il titolo provvisorio di “Inventiamoci la vita”. Ma, ancor prima, mi sono ripromessa di presentare la mia ultima raccolta di testi teatrali “Spazi di conversazione”, già pubblicati ai tempi del Covid per i tipi della Bonanno Editore.

 

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