Quest’oggi la Rubrica online “Piazza Navona” vi presenta il volume “I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower” (ilmiolibro Self Publishing) della teologa Ileana Mortari. Una attenta analisi dedicata alla Congregazione Cristiana dei TdG. E non perdete l'”Incontro con l’Autrice”!
La trama
I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower è un saggio scritto dalla Dottoressa Ileana Mortari, letterata, teologa e studiosa dei NMR e dei MRA (ovvero dei Nuovi Movimenti Religiosi e dei Movimenti Religiosi Alternativi).
Il testo offre una ricostruzione storica della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, dall’anno della sua fondazione (1881 ad opera di Charles Taze Russell) sino ai giorni nostri. A questa si aggiunge una argomentata e minuziosa analisi dei protagonisti e dei principi sui quali questo movimento religioso si basa e si fonda: dagli impegni richiesti a chi ne fa parte alle conseguenze subite per dar libera espressione al proprio pensiero; dai rapporti che si instaurano tra gli Anziani, i responsabili e i membri della comunità; dal lavoro che viene svolto sulla mente di questi ultimi all’ostracismo e all’allontanamento – fisico e morale – imposto a coloro i quali decidono di manifestare la propria Fede e il proprio pensiero nonché di gestire la propria vita in altro modo. Un saggio che farà nascere molte domande anche grazie all’inserimento nel testo di testimonianze dirette (molte delle quali sotto pseudonimo) di membri che non riescono ad allontanarsi dalla comunità e dei fuoriusciti che ancora pagano – emotivamente e psicologicamente – il fatto di aver preferito se stessi, la propria salute e la propria indipendenza.
Sul libro
Predicano le verità in cui credono o le verità in cui credono di dover credere?
Nicolás Gómez Dávila
Nel luglio 2020, Ileana Mortari – docente in pensione, letterata, teologa e studiosa dei NMR e dei MRA (ovvero dei Nuovi Movimenti Religiosi e dei Movimenti Religiosi Alternativi) – ha auto-pubblicato attraverso la piattaforma ilmiolibro il suo saggio dal titolo I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower.
L’Autrice, infatti, sin dal 2017 è impegnata in un servizio di informazione preventiva rivolto a giovani e adulti fornendo anche aiuto e supporto ai fuoriusciti dai Nuovi Movimenti Religiosi dedicandosi soprattutto ai i cosiddetti disassociati provenienti dalla “comunità” dei Testimoni di Geova. Da qui nasce la realizzazione di questo progetto editoriale che, a causa di un ritardo, è stato pubblicato nel pieno dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Covid-19.
Ed è proprio per questo motivo che, come spiega la stessa Autrice, Non trovandomi io personalmente in prima fila nel soccorso ai contagiati, come il nostro eroico e straordinario personale medico e sanitario, il minimo che posso fare è devolvere tutti gli introiti del libro sia eBook che cartaceo alla causa della pandemia, là dove c’è più bisogno nella lotta al virus e comunque anche quando si tornerà alla “normalità”, che purtroppo presenterà ancora moltissimi problemi. Così chi acquisterà questo testo, oltre a informarsi personalmente e spero anche a diffondere uno strumento di carattere conoscitivo e preventivo, saprà di aver dato un piccolo contributo nella dura lotta alla pandemia che ci affligge.
Ileana Mortari ha strutturato il saggio I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower in otto parti attraverso le quali illustra e affronta – sostenuta e coadiuvata da un’importante e precisa bibliografia e sitografia di riferimento nonché da un Glossario dei Testimoni di Geova – la storia, l’organizzazione, i principi fondamentali su cui è costruita la Watch Tower (Società Torre di Guardia), il suo metodo di lavoro sulle menti e credenze altrui, le sue contraddizioni e inesattezze (bibliche e storiche), l’ostracismo derivato da una e lecita ribellione intellettuale e individuale, le conseguenze che questa provoca e ha provocato sulle persone e sulle proprie famiglie.
A tal proposito, infatti, l’Autrice ha scelto di lasciare letteralmente la parola a coloro i quali hanno fatto parte o sono ancora parte del movimento religioso dei Testimoni di Geova. E da queste letture si apre un mondo. Basti pensare che tanto è il timore, la vergogna, la preoccupazione di queste persone che la gran parte ha scelto di raccontare la propria esperienza usando uno pseudonimo.
È bene sottolineare, però, che il progetto e il lavoro dell’Autrice non sono una crociata contro la libertà di espressione o di praticare il proprio credo religioso. Tutt’altro. Infatti, nel testo si riporta e si sottolinea l’articolo 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata e proclamata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Tale articolo recita che
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
Ed è proprio da qui che la studiosa parte per illustrare le contraddizioni, le incoerenze, il totalitarismo e l’omertà che appaiono e contraddistinguono questo movimento religioso. Quest’ultimo, infatti, è da ritenersi un ente giuridico a tutti gli effetti, è una società commerciale, una multinazionale che si occupa di immobili ed editoria a contenuto religioso (da qui l’ampia diffusione di dépliant e dell’impegno “porta a porta”) gestita dall’insindacabile e inappellabile Consiglio Direttivo.
Questo stesso movimento religioso, inoltre, ha delle ferree e rigide regole che molto poco nutrono la spiritualità della Fede facendo agire l’adepto per timore della fine del mondo: se non farà quanto gli viene “ordinato” (e non chiesto) la sua anima non sarà salva quando arriverà l’Armageddon (ovvero la fine del mondo cui seguirà il regno divino) atteso – e sempre rimandato – dal 1914. In questo modo, però, si innesca un sottile e profondo ricatto morale che ha portato alla distruzione di vite nonché a depressioni, fughe, problemi psichici e psicologici. Ed è anche per questo che molti hanno abbandonato questo “percorso” per andare alla ricerca di altro. Della propria serenità, ad esempio.
Tutto questo Ileana Mortari ce lo racconta con descrizioni dettagliate, prove e fatti alla mano. E, sottolineiamo ancora una volta, non per demolire un pensiero o un orientamento per religioso ma per mostrare, illustrare e spiegare a chi fa parte della Watch Tower e a chi vorrebbe saperne di più cosa nasconde, cosa non può essere raccontato dai canali ufficiali di questo movimento e qual è il prezzo per farne parte e, ancor di più per uscirne. A tal proposito, molto interessante e spiazzante – in quanto affermato da una studiosa – è il ribaltamento del concetto di curiosità che in questo caso va trattenuta, indirizzata altrove perché così alto il pericolo che poi sarebbe difficile – se non impossibile – uscire indenni da tale soddisfazione.
Certamente I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower di Ileana Mortari è un saggio interessante per il suo contenuto, per la modalità in cui esso viene raccontato ovvero senza mezzi termini, con chiarezza e schiettezza. Sin dalle prime pagine, infatti, l’Autrice si muove e si adopera con un solo obiettivo: fare informazione e mettere a disposizione di altri le proprie competenze, le proprie scoperte. Ma non solo. L’Autrice, infatti, ancora una volta si mette in prima linea impegnandosi ad aiutare e a offrire supporto a tutti coloro i quali sentano la necessità di riacquistare la propria libertà intellettuale, personale religiosa e di dissentire all’altro per affermare la propria individualità e il proprio essere.
Perché, come scriveva Goffredo Parise:
Il lavaggio del cervello è un’operazione semplicissima, che ha tutte le apparenze della cortesia e usa come strumento (di tortura) la ripetizione delle cose.
Ho capito che non è difficile persuadere, convincere e persino entusiasmare: basta ripetere cento, mille volte la stessa cosa e, automaticamente, si otterrà persuasione, convinzione, entusiasmo.
Incontro con l’Autrice
Come è nato il progetto editoriale del suo saggio I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower?
In pratica lo spiego nella risposta alla quarta domanda; posso aggiungere che ho appurato un elemento molto importante, che spiega il sussistere di tale movimento religioso nonostante i suoi molti aspetti negativi: l’assoluta ignoranza, da parte della maggioranza degli italiani, di quanto accade VERAMENTE nelle congregazioni dietro l’apparenza buonista e sempliciotta dei membri TdG. Questo si verifica con la complicità (non so quanto voluta e responsabile) dei mass media, che parlano ogni tanto solo delle emotrasfusioni rifiutate dai TdG o effettuate ugualmente dai medici, con conseguente denuncia e magari condanna. Stop. Nessun giornale di grande tiratura e nessun canale TV tra i più importanti ha mai parlato di ostracismo, manipolazione mentale, infanzie e adolescenze negate, impossibilità di sviluppare attitudini o talenti nell’arte o nello sport. Credo che, al di là del numero di lettori che raggiungerò, il libro avrà svolto comunque la sua funzione informativa là dove sarà arrivato e risponderà all’appello accorato di un fuoriuscito, portavoce di migliaia di ex: “Siccome i TdG mi hanno distrutto la vita, è giusto che la gente sappia a cosa va incontro”.
Come sono nate la sua passione e il suo interesse per la Teologia e per lo studio di queste religioni alternative?
Io sono nata in una famiglia cattolica e successivamente ho ratificato con una mia scelta personale l’appartenenza a questa religione. La Bibbia mi ha sempre affascinato, ma c’erano dei passi, specie dell’Antico Testamento, che mi facevano problema e che non riuscivo a conciliare con un Dio di amore. Così ho deciso di studiare ad alti livelli e ho preso una seconda laurea in teologia, specializzandomi nella conoscenza della Bibbia e trovando le risposte a quanto cercavo.
Lei è teologa e studiosa dei NMR e dei MRA. Può spiegare ai nostri lettori cosa indicano questi acronimi?
NMR significa Nuovi Movimenti Religiosi e MRA Movimenti Religiosi Alternativi; è preferibile usare queste denominazioni piuttosto che “setta”, che ha un’impronta di per sé negativa e che manca di definizione giuridica.
Come è avvenuto il suo “incontro” con la “realtà” dei Testimoni di Geova e cosa l’ha spinta a raccontare che cosa c’è dietro a tutto questo?
Io, come del resto quasi tutti gli italiani, sapevo poco dei TdG. Ma una volta mi capitò sotto gli occhi questa pagina: “La dipendenza psicologica dei bambini dal culto dei Testimoni di Geova ha assunto un livello decisamente esasperato. Essi normalmente non possono vivere l’infanzia come gli altri. Genitori fuoriusciti dalla setta vengono arbitrariamente estromessi dalla vita dei propri figli. Questi minori vengono ricattati, impauriti da punizioni, nel caso si rifiutassero di frequentare i raduni settimanali; incombe su di loro il terrore di essere distrutti da Geova, se disubbidiscono; è facile immaginare quali saranno le devastanti conseguenze psicologiche!”
La scoperta di questa realtà mi ha spinto a fare ricerche per verificare se le cose tremende scritte in quella pagina fossero vere e così è cominciata la mia “avventura” nella conoscenza della Congregazione che si autodefinisce “cristiana”, ma non lo è. Siccome nella congregazione vige il divieto tassativo di informarsi a fonti esterne, dopo la mia “scoperta” e alcuni anni di studi e incontri con specialisti, ho ritenuto un dovere di coscienza creare una seconda campana (il mio libro), sfruttando le mie competenze, perché quanto meno una persona, prima di entrare in quel movimento religioso, possa conoscere più di una presentazione dello stesso. Naturalmente non ho alcuna esclusiva! Anzi, sarebbe ancor meglio se ci fossero una 3°, 4°, 5° campana. Solo allora, il soggetto potrà decidere davvero in coscienza e libertà.
Qual è stata la parte più complessa da affrontare e raccontare in fase di lavorazione e di stesura?
Sicuramente quella della manipolazione mentale, un tema complesso, difficile e insidioso, tant’è vero che sull’argomento esistono diverse scuole di pensiero, anche una in totale contrapposizione ad un’altra. Fortunatamente avevo gli strumenti per fare una scelta avveduta e suffragata da esperienze positive.
In che modo è riuscita a raccogliere tante informazioni e a studiare così da vicino questo movimento religioso alternativo?
Quasi nessuno lo sa (vedi risposta alla prima domanda), ma in Italia esistono dagli anni ’70 gruppi e associazioni che si occupano di questa tematica. So per certo che alcune persone non più giovani hanno accatastato in magazzini e garage una quantità inverosimile di materiale: tutte le riviste e i libri dei TdG; documenti e articoli relativi a vicende processuali; libri, anche stranieri, di critica o al contrario di appoggio alla Congregazione. In parte mi sono giovata di tali fonti, in parte ho acquistato in libreria o su Internet i saggi e le autobiografie uscite nell’ultimo decennio; e poi ovviamente è stato prezioso Internet, dove si trovano siti e documenti anche stranieri, nonché le esperienze dirette sia di TdG che di fuoriusciti.
In fase di ricerca e di studio quale aspetto e/o testimonianza l’hanno colpita particolarmente. E perché?
Mi ha colpito il fatto che la congregazione presenti la cultura come parte del “mondo”, quindi satanica, quindi da evitare. Obbligo o consiglio che sia, di fatto la maggior parte dei membri hanno frequentato solo le scuole obbligatorie (appunto perché tali) e i responsabili sostengono che non c’è bisogno d’altro, perché tutta la cultura che serve all’adepto la offre la congregazione con gli “studi biblici” e gli altri momenti di raduno e “catechesi”. Questo a mio parere è molto grave, perché la cultura, a qualsiasi livello raggiunta (diploma, laurea breve e non, etc.) offre grandi risorse non solo per la professione che si esercita, ma a livello esistenziale. Invece il mondo culturale dei TdG è spaventosamente ristretto; ormai sarei in grado di fare anch’io i loro discorsi, imparati a memoria, sempre quelli e senza alcuno spiraglio per la dialettica.
Al termine del suo saggio vi è quasi un appello a contribuire ad aiutare e a sostenere le persone coinvolte e fagocitate da questo movimento religioso così chiuso sia verso l’esterno sia dentro se stesso. Ecco: cosa desidera aggiungere in tal senso? Le persone che volessero liberarsi e riprendere il controllo della propria vita cosa possono fare e come possono mettersi in contatto con lei?
La risposta sarebbe troppo lunga, infatti copre diverse decine di pagine del mio libro. Sull’argomento io ho messo in rilievo le esperienze positive, quelle di coloro che, con fatica e molto coraggio, hanno seguito i dettami della propria coscienza e sono uscite a un prezzo altissimo, qual è l’ostracismo; ma poi, col tempo, sono riuscite a tornare a una vita normale, quella della maggior parte della gente del vituperato “mondo”. Per contattarmi, basta usare Messenger della mia pagina Facebook.
Ne I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower ci sono moltissimi spunti di riflessione e di analisi assai interessanti. Tra questi mi ha particolarmente colpito il concetto di “curiosità” messo in relazione alla Watch Tower. Può dirci di più in merito?
Certamente c’è un lato della curiosità bellissimo, ed è quello che ti spinge a voler sapere di più su una disciplina, ad approfondire le conoscenze anche al di fuori di quelle date dalla scuola, ad avere la mente aperta, a non accontentarti mai di quello che sai, ad avere il coraggio di formarti una cultura da autodidatta se la vita per varie ragioni ti ha negato quella curriculare……ma purtroppo c’è anche una curiosità pericolosa, quella di chi è finito nella droga, o nel gioco d’azzardo e in altre esperienze molto negative, conseguenza del: “Ma tanto per provare una volta…..cosa succede?” e quella ingenua-pietosa giustificazione: “tanto ne esco quando voglio!”.
Quali sono le prossime tappe di questo suo studio e di questa sua lotta per la conoscenza e per la libertà – personale e di pensiero – delle persone che fanno parte di questo movimento religioso e di coloro che intendono entrare a farne parte?
Spero di approfondire le questioni legali, ovviamente con l’aiuto di esperti, perché occorre far sapere agli adepti che è possibile uscire evitando l’infamia dell’annuncio pubblico e dell’ostracismo e mi piacerebbe offrire un aiuto a quei genitori (padri o madri) usciti dalla W.T. e praticamente estromessi dall’educazione dei figli, se questi ultimi sono affidati al genitore TdG.
Se in questo esatto momento potesse rivolgersi ancora una volta direttamente a coloro che fanno parte o gestiscono la società o organizzazione dei Testimoni di Geova cosa direbbe loro?
Tutto quello che ho scritto in una Lettera aperta al Corpo Direttivo che si trova alle pagg.245-7 del libro.
I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower (Torre di Guardia)”, di Ileana Mortari, letterata, teologa e studiosa di MRA (Movimenti Religiosi Alternativi), luglio 2020. In formato cartaceo (€ 19), ed ebook (€ 4,49). Lo si può acquistare su Internet, digitando autrice e titolo; si può anche ordinare il cartaceo prenotandolo di persona in una delle 115 librerie Feltrinelli d’Italia.
È possibile contattare l’Autrice su Messenger attraverso la sua pagina Facebook.