“Yuku e il fiore dell’Himalaya”, una dolce favola per grandi e piccini

La Rubrica online “Piazza Navona” vi racconta in anteprima il delizioso film d’animazione Yuku e il fiore dell’Himalaya diretto da Arnaud Demuynck e Rémi Durin. Una topolina coraggiosa, tante canzoni e tanti incontri per crescere e riflettere.

La trama

“Yuku e il fiore dell’Himalaya” diretto da Arnaud Demuynck e Rémi Durin (2022)

Yuku è una vera e propria topina da biblioteca che vive, assieme alla mamma, alla nonna e a una moltitudine di fratellini e sorelline, in un vecchio castello. Il passatempo preferito: leggere e ascoltare le fiabe raccontate dalla nonna, ancor se accompagnate dalla dolce musica dell’ukulele. La nonna, ormai anziana, sta per morire. Yuku, però, non vuole arrendersi alla vecchia talpa cieca che viene a portare via gli affetti più cari. In sogno, però, la nonna le rivela che il magico fiore dell’Himalaya potrebbe avere effetti miracolosi. La topolina, così, accompagnata dal suo ukulele lascia la famiglia per andare a recuperare il fiore prodigioso. Ed è qui che comincia l’avventura tra scoiattoli ansiosi, ratti, volpi poetesse, lupi cattivi e conigli con la balbuzie. A proposito, vi piacciono gli indovinelli?

Il trailer

Sul film

“Yuku e il fiore dell’Himalaya” diretto da Arnaud Demuynck e Rémi Durin (2022)

Il 26 ottobre, dopo essere stato presentato alla scorsa edizione del Locarno Film Festival e all’Annecy International Animation Film Festival, arriva nelle nostre sale il delizioso film d’animazione Yuku e il fiore dell’Himalaya diretto a quattro mani da Arnaud Demuynck e Rémi Durin e distribuito da Trent Film. Si tratta di un film musicale e d’animazione poiché tanti sono i brani inseriti nella narrazione funzionali allo svolgimento della vicenda stessa ma anche alla comprensione più profonda del testo filmico. Diciamo subito che Yuku e il fiore dell’Himalaya pur rivolgendosi ai bambini può essere molto apprezzato anche dai grandi perché per imparare e (a) commuoversi non è mai troppo tardi.

“Yuku e il fiore dell’Himalaya” diretto da Arnaud Demuynck e Rémi Durin (2022)

Il film dal momento in cui Yuku lascia la famiglia per andare a raccogliere il magico e prodigioso fiore dell’Himalaya diviene una sorta di Fiera dell’Est: arriva gatto, cui segue il topo (di fogna), cui segue il corvo, cui segue lo scoiattolo, cui segue la volpe, cui segue il lupo nero. Come nel più corretto climax ascendente che si rispetti, a questo punto si arriva all’apice simboleggiato dall’Himalaya e dalla raccolta del fiore. Poi, si scende a ritroso fino al ritorno a casa. Naturalmente ogni personaggio incontrato da Yuku viene sottoposto a un indovinello e a una canzoncina sempre diversa per ritmo e testo: dallo ska al boogie-woogie passando per il jazz e il blues.

“Yuku e il fiore dell’Himalaya” diretto da Arnaud Demuynck e Rémi Durin (2022)

Di certo i bambini troveranno tutto questo molto divertente e più semplice per identificare e  comprendere i personaggi che, come nelle migliori favole, si fanno metafore. Non è errato dire che Yuku e il fiore dell’Himalaya è un film di formazione e di educazione. Un racconto che strizza l’occhio a un regime alimentare vegetariano schierandosi contro la caccia al coniglio. Un storia che fa comprendere ai bambini quanto un difetto della pronuncia o l’eccessiva paura possono essere condivisi e superati con una canzoncina, un abbraccio e la nascita di una bella amicizia.

“Yuku e il fiore dell’Himalaya” diretto da Arnaud Demuynck e Rémi Durin (2022)

Una favola che porta alti i valori del rispetto del prossimo, della già citata amicizia e del coraggio di andare oltre le proprie paure. È anche vero, ad essere onesti, che Yuku e il fiore dell’Himalaya non racconta nulla di nuovo. Storie di questo genere esistono da quando esistono le favole e il cinema d’animazione: da sempre! Certamente il personaggio di Yuku avrebbe potuto essere approfondito oltre al suo legame con l’ukulele che diviene per la topolina quasi la copertina di Linus.

“Yuku e il fiore dell’Himalaya” diretto da Arnaud Demuynck e Rémi Durin (2022)

Forse, avrebbe potuto avere anche qualche avventura in più e sfruttare a favore di pubblico lo stratagemma degli indovinelli che diviene una trovata stimolante per grandi e per piccini. Nonostante questo, però, il film merita di essere visto e di aver avuto il coraggio di raccontare la morte ai nostri piccoli. Una morte immaginata come un’anziana e gentile talpa, ovviamente cieca che chiama a sé il corpo e l’anima di chi deve lasciarci. Solo questa scena vale tutto il film per la sua immensa delicatezza e poesia.

“Yuku e il fiore dell’Himalaya” diretto da Arnaud Demuynck e Rémi Durin (2022)

Come abbiamo detto, il film non ci racconta nulla di nuovo ma, forse, per i nostri bambini che non hanno ancora visto molto è bene iniziare da qui. Con questa coraggiosa topolina affamata di avventura e desiderosa di portare a sua nonna il fiore miracoloso dalla luce eterna e più splendente del sole. Tanti i richiami a noti film e cartoni animati: da La storia infinita (il lupo è una versione molto ma molto alleggerita rispetto a Gmork e la montagna di sasso che appare in sogno a Yuku) a Pinocchio passando per il celebre Ratatouille. Nulla di platealmente nuovo, nulla di perfetto ma tanto di delicato e delizioso da guardare e da ascoltare. E poi, ribadiamo: come ve la cavate con gli indovinelli?

Voto 4,5/5

Scheda tecnica

Titolo originale: Yuku et la fleur de l’Himalaya

Genere: Animazione

Regia: Arnaud Demuynck e Rémi Durin

Sceneggiatura: Arnaud Demuynck

Graphic Designer: Paul Jadoul

Supervisione animazione: Pierre Mousquet, Cyrille Drevon

Musica: Alexandre Brouillard, Yan Volsy, David Remy

Testi: Arnaud Demuynck

Produzione: Arnaud Demuynck, Artemis, Les Films du Nord – La Boîte,…Productions, Vivement Lundi!, Nadasdy Film

Distribuzione: Trent Film

Paese: Belgio, Francia, Svizzera

Anno: 2022

Durata: 66 minuti

Uscita: 26 Ottobre 2023

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