La Rubrica online “Piazza Navona” è felice di ospitare nella sua piazza virtuale Charlie Gnocchi e di presentarvi il suo ultimo libro O tutto o niente! Manifesto degli artisti scriteriati (Oligo Editore). E non perdete l’Incontro con l’Autore!
La trama
In un periodo di blocco mentale e intellettuale, di mancata ispirazione artistica ecco che Charlie Gnocchi ci propone il suo ultimo libro O tutto o niente! Manifesto degli artisti scriteriati. A cento anni dal futurismo, dal dadaismo (secondo il quale chiunque è un potenziale artista), dal surrealismo e dall’espressionismo arriva un nuovo manifesto che sconvolgerà le menti artistiche e intellettuali di questo millennio. Prendendo di mira la società contemporanea e la sua più triste ovvietà, l’intelligenza artificiale, l’uso spasmodico dei social, dei telefoni cellulari e dei computer, Charlie Gnocchi propone una nuova visione dell’arte e dell’essere (o non essere?!) artista. Artisti scriteriati di tutto il mondo unitevi!
Sul libro
Tutti sono artisti oppure niente è arte. Tutti possono e debbono proporsi all’arte come pietre miliari, rocce di questo cammino troppo umano, basta! Basta! Basta! Bastonate per gli hobbisti, per i dilettanti, per gli analfabeti. L’arte scriteriata sarà il vostro rifugio, la vostra Bibbia e vi permetterà di spaziare in vari campi, boschi e terreni d’arare! Ricordatevelo bene, stare al mondo con questa banda di incompetenti, farabutti e fetenti è la miglior opera d’arte che esista!
Charlie Gnocchi ha colpito nel segno! Il suo ultimo libro dal titolo O tutto o niente! Manifesto degli artisti scriteriati edito da Oligo Editore ha veramente fatto centro. Un testo di poco meno di duecento pagine che, tra ironia dissacrante, sproloquio, sano cinismo e nessun filtro, offre un quadro assai completo e, ahinoi, veritiero del piattume artistico e intellettuale di questo particolare periodo storico. E non è un caso che a circa cento anni dalla nascita di avanguardie artistiche quali il surrealismo, il futurismo e il dadaismo Charlie Gnocchi dia il suo personale contributo alla cultura con il suo Manifesto degli scriteriati. Non ce ne vorrà il filosofo Walter Benjamin, ma in un momento di massima riproducibilità tecnica dell’opera d’arte serviva un testo così dissacrante, privo di qualunque freno, politicamente (e felicemente!) scorretto e intellettualmente, ideologicamente, culturalmente libero. O tutto o niente! Non si poteva scegliere titolo migliore per questo saggio artistico fuori da ogni schema. Charlie Gnocchi, con il suo stile che lo contraddistingue in radio così come in televisione, affonda la sua ironia e le sue parole taglienti, la parolaccia e il turpiloquio in un contesto così controverso eppure reale. Forse non è un caso che si sta diventando sempre più soggiogati e sostituiti (nonché riproducibili, ah Benjamin!) dall’intelligenza artificiale. Dove inizia e dove finisce l’artista? Ma esiste l’artista? È tutto o è niente?
Per questo Charlie Gnocchi crea e stila questo nuovo manifesto con convinzione tanto da inserire nella copertina un suo disegno e al suo interno la presenza di altri compagni artisti felici di affermare la propria libertà di espressione “scriteriata”. Così, in chiusura del volume troviamo parole e opere di Pino Quartullo, Cristina Marra (che ha curato anche l’introduzione del volume), Paolo Di Giannantonio, Fausto Vitaliano, Marisa Laurito, Max Greggio, Charlie e Gene Gnocchi… solo per citarne alcuni.
Insomma, il testo è un manifesto a tutti gli effetti e come è successo a quelli del secolo scorso anche questo avrà il suo peso. C’è da chiedersi cosa ne penseranno i posteri… ma al momento ci accontentiamo dei “viventi e presenti”.
Si deve ringraziare Charlie Gnocchi di questo libro, della sua totale irriverenza, del suo essere senza quei filtri che dominino i vari social rendendo la nostra contemporaneità molto più umana (o disumana?) e naturalmente difettosa. Tremendamente difettosa. Ma reale. Concentriamoci su questo e artisti scriteriati unitevi! Che nessuno ne resti impunito!
Incontro con l’Autore
Come nasce il progetto editoriale di O tutto o niente! Manifesto degli artisti scriteriati?
È un periodo di troppa arte fasulla di troppi contenitori di poco contenuta e di molta prepotenza dei gruppi di potere: tutti sono artisti tutto è arte. Nessuno è artista niente è arte.
Per lei cosa significa essere un “artista scriteriato”?
Essere un “artista scriteriato” significa abbattere le critiche e i criteri con la consapevolezza dialettica che i criteri ammazzano la spontaneità vitale… oggi assolutamente sopita. Ogni giorno mi arrovello per capire la vita decifrarla usare i linguaggi visivi linguistici corporali seguire le convenzioni mi sforzo di dare alle giornate un sapore, anche molto amaro, ma che sia un sapore per sfidare il tempo per sfidare il futuro e anche la morte.
Cosa si prova ad essere l’Autore e l’artefice di un vero e proprio manifesto artistico al pari di André Breton, Filippo Tommaso Marinetti e Tristan Tzara?
Il manifesto è dovuto alla mia doppia natura e immagine, intrattenitore giocoso e infantile, intellettuale rancoroso sconcertato e rivoluzionario, insoddisfatto del mainstream dei falsi idoli dei mondo pieno di zombie. L’arte fondamentalmente è amore per ‘equilibrio tra vita e morte, ma un amore insano pieno di umorismo di amore per l’assurdo e per l’informe e difforme. Comunque amo esser capo e dirigere la gente verso il baratro e i dirupi.
Il suo libro-racconto-saggio contiene anche alcuni testi di Pino Quartullo, Paolo Di Giannantonio, Fausto Vitaliano, Cristina Marra e opere di Max Greggio, Davide Romanò, Marisa Laurito… Come sono nate queste collaborazioni?
Conosco tanta gente e qualcuno ci casca…li ho illusi.
Nell’attuale periodo storico in cui la velocità la fa da padrona e il tempo è decisamente relativo e scandito dal ritmo delle notifiche sui nostri telefoni cellulari, quanto è importante avere in mente i precetti del Manifesto degli artisti scriteriati?
I precetti scriteriati sono molto chiari e leggendoli attentamente possono confermare il mio reale intento: distruggere i mondi artistici e ricrearli, distruggere gli steccati, distruggere le omofobie e i razzismi nei confronti di chi non è dotato di una grande arte, basta poco per avere un Arte anche leccare un cono gelato per il verso giusto senza essere volgari!!
Secondo lei, oggi l’Arte nella sua molteplicità di espressione e riproducibilità quale valore e importanza ha?
L’arte oggi non ha nessun valore . Il valore lo danno gli speculatori… come sempre. L’artigianato idem. Consiglio gli artisti di prendere una stampante 3D!
Lei è scrittore, musicista, conduttore radiofonico, opinionista in tv, appassionato d’arte… in quale di questi ruoli sente di essere più a suo agio? E perché?
Faccio tante cose male, mi piace tanto parlare a sproposito quando me lo permettono mi piacciono i discorsi metafisici ontologici purché ci sia vino pizza e salumi, mi piace parlare di motori, scrittori epoca risorgimentale vini filosofia radio, personaggi popolari e cose comuni.
Quali sono gli Autori e le opere che hanno formato il suo essere lettore e scrittore?
Moravia, Flaiano, Camus, , Fellini, Simenon, Erich Fromm, Adorno, Flaubert, Bassani, Pavese, Pasolini, Andrea Pinketts, Aldo Busi.
Quali sono i suoi prossimi impegni professionali ed editoriali?
Non ho grossi impegni, questo libro per ora è un flop cosmico, ci sono gli Europei di Calcio, i neomelodici Vasco, due guerre, gli Scriteriati sono cornuti e mazziati… come sempre!!!